‘Full’

C’è perfino qualcuno che non ha mai giocato a poker e che pertanto non conosce il significato più comune della parola.
Si ha un ‘full’ quando le cinque carte in mano compongono un tris e una coppia.
Per dire, tre assi e due re formano un ‘full d’assi’.
Poker a parte, il vocabolo ha un’infinità di traduzioni: pieno, completo, ricco, intero, colmo, ampio, denso, sazio, saturo, abbondante, gremito, pregno, rotondo…
Nel gergo politico americano, poi, volendo, si parla di ‘full Grassley’.
All’origine dell’espressione gergale la promessa fatta (e mantenuta, per quanto qualcuno eccepisca in merito) dal Senatore in quota repubblicana dell’Iowa Charles Ernest ‘Chuck’ Grassley – in carica dal 3 gennaio 1981 (per dare un’idea, Reagan entrò a White House il successivo 20 gennaio) – di visitare (e quindi di ‘fare il pieno’) ogni anno ciascuna delle novantanove contee che compongono il suo Stato.
La faccenda è assurta a livello nazionale nel 2012 allorquando il candidato repubblicano alla nomination Rick Santorum lo imitò in vista del caucus locale, importantissimo perché apre il confronto interno ai partiti per la nomination.
Non avendo ovviamente un anno a disposizione, Santorum completò il giro con il pullman elettorale in poco tempo.
Successivamente, ci si chiese quante ore al minimo potessero occorrere e quante miglia si dovessero sempre al minimo percorrere per non solo visitare ma anche fermarsi qualche minuto in ciascuno dei capoluoghi di contea.
Tre professori universitari (due addirittura di Princeton) hanno dato una loro risposta che dice: cinquantacinque ore e cinquanta minuti per un totale di duemilasettecentotrentanove miglia.
Esiste una cartina dell’Iowa che illustra nei particolari il percorso studiato.
In un episodio della serie televisiva di successo ‘The Good Wife’, il Governatore (l’attore Chris Not) Peter Florrick, impegnato -mescolando gli autori trama e realtà – nel caucus in questione nientedimeno che contro Hillary Rodham Clinton, Bernie Sanders e Martin O’Malley, pur riuscendo nel ‘full Grassley’ perde rovinosamente in termini di voto dovendosi dipoi ritirare dalla gara.

P.S.
Per la storia, il citato Santorum nel compiere il tour si fermò in centoquarantaquattro luoghi diversi.
Ancora per la storia, per quanto i primi risultati dessero Mitt Romney in vantaggio nella conta dei voti, invero, a livello ufficiale come si constatò successivamente, l’Iowa nell’occasione scelse proprio Santorum!

Mauro della Porta Raffo