Il vice presidente William Stuart Symington

1960, il Partito Democratico sceglie il proprio candidato per la Casa Bianca.
In lizza il Senatore del Massachusetts John Kennedy, il leader texano della maggioranza al Senato Lyndon Johnson, l’ex Governatore dell’Illinois due volte invano in corsa verso White House Adlai Stevenson.
Harry Truman scalpita, si dispera.
Non vuole nessuno dei tre e si adopera invece a favore del Senatore del Missouri William Stuart Symington.
Gli va male visto che la Convention, scartato Stevenson, si pronuncia per il dipoi vittorioso ticket Kennedy/Johnson.
‘Stu’ piaceva al vecchio ex Capo dello Stato in primo luogo in quanto – benché nato ad Amherst – rappresentava alla Camera Alta il ‘suo’ Missouri.
Poi, perché aveva fatto parte tra il 1947 e il 1950 del suo Governo quale Segretario alla Air Force.
Ora, lo sappiamo, la Storia non si fa con i se e con i ma e di Symington invero da allora si sentì sempre meno parlare.
Ma esiste un tipo di narrativa ‘alternativa’ che premia annualmente gli autori di romanzi e racconti che narrino di accadimenti, diciamo così, verosimili per quanto non veri.
Orbene, nel 2013, tra i finalisti, il giornalista Jeff Greenfield con ‘If Kennedy Lived: The First and Second Terms of President John Kennedy: An Alternate History’.
Ed ecco nel racconto riemergere il vecchio Stuart Symington.
Vuole Greenfield che John Kennedy, terminato brillantemente il suo primo mandato, debba nel 1964 trovare un nuovo candidato vice.
Lyndon Johnson, difatti – e deve il texano stare non poco sullo stomaco al giornalista – nell’Alternate History, si era dovuto dimettere da vice per imprecisati scandali finanziari.
Conclusione?
A formare il nuovo e vincente tandem democratico Kennedy e proprio un risorto William Stuart Symington!
In quale alta considerazione tiene Greenfield l’opinione del vecchio Harry Truman!

Mauro della Porta Raffo