Sankt Moritz, il Paradiso degli sport invernali

Lo Slittino?

E’ l’unico sport invernale che Sankt Moritz non abbia praticamente visto nascere o sostenuto.

Un solo Campionato Mondiale datato 2000.

Chissà perché, anche considerando il fatto che, in qualche modo, è un esercizio che si apparenta, e non poco, al mitico Skeleton che proprio a Sankt Moritz – addirittura nel 1885 con la pista di ghiaccio naturale ‘Cresta run’ tuttora inarrivabile a livello planetario – ha aperto gli occhi?

Quanto al resto, tutto e ancora di più.

Due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, quei Giochi che ai nostri giorni la maggioranza dei grigionesi non vuole più (due i referenda che hanno, a distanza di poco tempo, bocciato iniziative e progetti in tal senso).

La prima datata 1928, e la manifestazione, intesa a completare le Olimpiadi Estive, aveva preso il via solo quattro anni avanti.

La seconda nel 1948, visto che la magnifica località engadinese era pronta, pochissimi anni dopo la fine della guerra (!), ad ospitare la kermesse.

Cinque Campionati Mondiali di Sci Alpino, a partire dal 1934 per arrivare all’anno in corso (1934, 1948 – nell’occasione, Olimpiadi e Campionati coincidevano – 1974, 2003, 2017, appunto).

E, naturalmente, da subito, dalla nascita nel 1967 della manifestazione, la Coppa del Mondo di Sci.

Due Mondiali di Sci Nordico, nel 1928 e ancora nel 1948.

Addirittura, sedici le edizioni dei Mondiali di Bob, a far luogo dal 1931 e dipoi a ripetizione.

E come non sottolineare, al riguardo, che la straordinaria pista usata per questi cimenti è di ghiaccio naturale (giusto richiamo al ‘Cresta run’) e viene ogni anno, sul far dell’inverno, di bel nuovo realizzata da mani particolarmente capaci e sicure?

E poi, i laghi ghiacciati.

Le corse colà dei cavalli, nel mentre schegge e frammenti, fiati e nuvole di sana traspirazione salgono per un attimo per subito scomparire.

E il polo, esercizio di alta scuola in quelle del tutto particolari condizioni.

Mauro della Porta Raffo