La Memoria: 6° parte – La memoria dei Cristiani

Nel Nuovo Testamento la differenza, se possibile, si accentua ancora di più.

Solo il 72% del significato dei testi relativi ai vocaboli in questione coincide con quello del Greco corrente (anche in questo caso, indichiamo direttamente fra parentesi la frequenza in percentuale):

  1. a) (20%) “Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste ne avete portato via” (Mt. 16, 9); “E Pietro si ricordò della parola di Gesù” (Mt. 26, 75; Mc. 14, 72; Lc. 22, 61); “Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio” (2Tm. 1, 6); “E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose” (2Pt. 1, 15);
  2. b) (6,5%) “Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni” (Lc. 16, 25); “Ricordatevi della moglie di Lot” (Lc. 17, 32); “Richiamate alla memoria quei primi giorni” (Eb. 10, 32);
  3. c) (14,5%) “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno” (Lc. 23, 42); “Ci pregarono soltanto di ricordarci dei poveri” (Gal. 2, 10); “Perché i suoi peccati sono saliti sino al cielo / e Dio si è ricordato delle sue iniquità” (Ap. 18, 5);
  4. d) (26%) “Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me” (1Cor. 11, 2); “Mi ricordo infatti della tua schietta fede” (2Tm. 1, 5); “Richiama alla memoria queste cose” (2Tm. 2, 14); “… perché vi ricordiate delle parole già dette dai santi profeti e del precetto del Signore e salvatore, che gli apostoli vi hanno trasmesso” (2Pt. 3, 2);
  5. e) (5%) “E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando come tutti gli avete obbedito” (2Cor. 7, 15); “Dio si ricordò di Babilonia la grande” (Ap. 16, 19).

Il significato specificamente biblico è invece presente nel 28% dei passi:

α) “Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite dinanzi a Dio ed egli si è ricordato di te” (At. 10, 4); “Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere” (1Ts. 1, 2);

β) “In verità vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto” (Mc. 14, 9). Si tratta del famoso episodio della donna che unge Gesù con un profumo prezioso (Mc. 14, 3-9), la cui azione è profetica, poiché anticipatrice dell’evento della sepoltura: in questo caso la ‘memoria’ del suo gesto verte proprio sull’anticipazione-annuncio della morte di Cristo.

“Ma il Paràclito, lo Spirito santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv. 14, 26): la frase, inserita nel suo contesto, sta a significare che l’attuale proclamazione della divina signoria di Cristo si compie ogni volta, per il tramite dello Spirito Santo, nel ricordo di ciò che è già stato percepito come messaggio di Gesù.

“Per questo vi ho mandato Timoteo, che è mio figlio carissimo e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria il mio modo di vivere Cristo, come insegno dappertutto in ogni chiesa” (1Cor. 4, 17): brano interessantissimo, questo, poiché in un certo senso è Paolo stesso ad essere “ricordato” e “annunciato”;

γ) “Ricordati di Gesù Cristo, / risorto dai morti, / discendente di Davide, / come io annuncio nel mio Vangelo, / per il quale soffro / fino a portare le catene come un malfattore” (2Tm. 2, 8-9): si tratta di un’antichissima formula di fede;

δ) “… in quei sacrifici si rinnova ogni anno il ricordo dei peccati” (Eb. 10, 3): la pubblica anámnēsis hamartiôn durante il sacrificio degli animali nel “giorno dell’espiazione” ebraico serve cioè, secondo l’Autore della Lettera, non a cancellare i peccati ma, tutt’al più, a rivelarli, poiché solo il sangue di Cristo – non certo quello “di tori e capri”! – ha valore salvifico.

Raimondo Fassa