Wyatt Earp, ‘l’incorruttibile’

Il 26 ottobre 1881, a Tombstone, in Arizona, l’OK Corral fu teatro di uno dei più famosi scontri a fuoco dell’intera mitologia western.

Per il vero e secondo le più attente ricostruzioni, lungi dall’essere un’epica disfida, di altro non si trattò che di un regolamento di conti a tradimento organizzato e messo in atto da Wyatt Earp, dai suoi fratelli Morgan e Virgil e dal loro amico ex dentista Doc Hollyday ai danni di alcuni membri (Ike e Billy) della rivale famiglia – da una parte e dall’altra, l’occupazione preferita era il furto di bestiame e il capo degli Earp, al momento dei fatti sceriffo, era in verità un fior di mascalzone – Clanton che arrivarono nel luogo convenuto per l’incontro, accompagnati da Frank e Tom McLowery e da Billy Claiburne, assolutamente ignari di quanto li attendeva.

In meno di trenta secondi, a terra giacevano i due Mc Lowery e Billy Clanton mentre Ike e Claiburne riuscirono a fuggire.

Incolume ‘l’uomo della legge’ e feriti in modo lieve i suoi fratelli e Hollyday.

Accusato successivamente di omicidio anche in relazione ad un altro fatto di sangue, Wyatt, lasciata l’Arizona, si trasferisce in Idaho e, più tardi, da lì in California.

Longevo (morirà nel 1929, ultraoottantenne), ecco che viene ‘scoperto’ dagli sceneggiatori e dai registi della nascente e di poi imperante Hollywood diventando un importante consulente cinematografico in fatto di western.

Fu così, seguendo la ‘sua’ ricostruzione dei fatti, che della ‘Sfida infernale’ (in tal modo si intitolava in italiano il celebre film che John Ford dedicò all’accadimento) verrà data costantemente una versione che lo vede, nei panni dell’eroe tutto d’un pezzo e senza macchia, confrontarsi e trionfare contro i ‘cattivi’.

Mauro della Porta Raffo

Wyatt Earp
Wyatt Earp